Conto Termico 2.0
Contributi Conto Termico 2.0: Risparmiare fino al 65%
In cosa consiste
Dal 31/05/16 è entrato in vigore il cosiddetto “Conto Termico 2.0”, che rispetto al precedente Conto Energia inaugurato del 2013 prevede alcune semplificazioni e l’ampliamento degli interventi incentivabili. Si tratta sempre di un contributo in denaro concesso per l’acquisto di stufe, termocamini e caldaie a biomassa che rispondano a particolari requisiti e che siano installate in sostituzione di alcune tipologie di impianti di riscaldamento già esistenti.
Non si tratta di una detrazione fiscale, ma di un incentivo erogato direttamente dal GSE al richiedente in un’unica soluzione nel caso di un contributo minore o uguale a 5.000 €, quindi praticamente in tutti i casi di stufe, caminetti o caldaie a biomassa. L’incentivo viene erogato in 4 mesi dalla data di attivazione del contratto.
Chi può accedere al Conto Termico
· Privati (imprese, persone fisiche, condomini) o Amministrazioni Pubbliche, che sostituiscono un vecchio apparecchio a gasolio, olio combustibile, carbone o biomassa con un nuovo apparecchio a biomassa (legna o pellet)
· Aziende agricole o imprese operanti nel settore forestale che installano un apparecchio a biomassa nuovo (anche non in sostituzione) o sostituiscono un apparecchio a GPL con uno a biomassa ad alta efficienza, in zona non metanizzata.
Come viene calcolato il contributo
Il contributo che potete ottenere varia in funzione:
· della potenza nominale del prodotto scelto
· delle emissioni polveri in atmosfera rilasciate dal prodotto scelto
· delle ore di funzionamento calcolate in media in base alla Provincia e al Comune in cui sarà installato il prodotto.
È facile quindi comprendere che un prodotto ad alto rendimento e con bassi livelli di emissioni in atmosfera, installato in una zona climatica particolarmente fredda, otterrà un contributo più alto rispetto ad un prodotto con performance inferiori e installato in un’area più calda.
Spese ammissibili ai fini del calcolo dell’incentivazione
Di seguito sono elencate le spese ammesse ai fini del calcolo dell’incentivo, che dovranno essere riportate, quando pertinenti, nelle fatture attestanti gli interventi effettuati:
1. smontaggio e dismissione dell’impianto di climatizzazione invernale esistente, parziale o totale;
2. fornitura e posa in opera di tutte le apparecchiature termiche, meccaniche, elettriche ed elettroniche, dei sistemi di contabilizzazione individuale;
3. opere idrauliche e murarie necessarie per la sostituzione, a regola d’arte, dell’impianto di climatizzazione invernale preesistente;
4. interventi sulla rete di distribuzione, sui sistemi di trattamento dell’acqua, sui dispositivi di controllo e regolazione, sui sistemi di emissione;
5. prestazioni professionali connesse alla realizzazione dell’intervento.
Le spese ammissibili sono comprensive di IVA dove essa costituisce un costo. Il trasporto rientra tra le spese ammissibili perché facente parte della fornitura.
Nota A: le spese non ammissibili all’incentivo non devono essere indicate in fattura
Nota B: i pagamenti devono essere effettuati con bonifico bancario o postale e riportare la causale e il riferimento allo specifico intervento, (ad esempio per le stufe e termocamini a pellet: D.M. 16.02.16, i riferimenti della fattura (n. fatt.__ del ___), il codice fiscale del soggetto responsabile, il codice fiscale o la partita IVA del beneficiario”.
Attenzione: la scelta di usufruire del Conto Termico non è cumulabile con altre agevolazioni fiscali.